1 NEL principio Iddio creò il cielo e la terra.
2 E la terra era una cosa deserta e vacua; e tenebre erano sopra la faccia dell’abisso. E lo Spirito di Dio si moveva sopra la faccia delle acque.
3 E Iddio disse: Sia la luce. E la luce fu.
4 E Iddio vide che la luce era buona. E Iddio separò la luce dalle tenebre.
5 E Iddio nominò la luce Giorno, e le tenebre Notte. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il primo giorno.
6 Poi Iddio disse: Siavi una distesa tra le acque, la quale separi le acque dalle acque.
7 E Iddio fece quella distesa: e separò le acque che son disotto alla distesa, da quelle che son disopra d’essa. E così fu.
8 E Iddio nominò la distesa Cielo. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il secondo giorno.
9 Poi Iddio disse: Sieno tutte le acque, che son sotto al cielo, raccolte in un luogo, ed apparisca l’asciutto. E così fu.
10 E Iddio nominò l’asciutto Terra, e la raccolta delle acque Mari. E Iddio vide che ciò era buono.
11 Poi Iddio disse: Produca la terra erba minuta, erbe che facciano seme, ed alberi fruttiferi che portino frutto, secondo le loro specie; il cui seme sia in esso, sopra la terra. E così fu.
12 La terra adunque produsse erba minuta, erbe che fanno seme, secondo le loro specie, ed alberi che portano frutto, il cui seme è in esso, secondo le loro specie. E Iddio vide che ciò era buono.
13 Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il terzo giorno.
14 Poi Iddio disse: Sienvi de’ luminari nella distesa del cielo, per far distinzione tra il giorno e la notte: e quelli sieno per segni, e per distinguer le stagioni e i giorni e gli anni.
15 E sieno per luminari nella distesa del cielo, per recar la luce in su la terra. E così fu.
16 Iddio adunque fece i due gran luminari il maggiore per avere il reggimento del giorno, e il minore per avere il reggimento della notte, e le stelle.
17 E Iddio li mise nella distesa del cielo, per recar la luce sopra la terra,
18 e per avere il reggimento del giorno e della notte, e per separar la luce dalle tenebre. E Iddio vide che ciò era buono.
19 Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il quarto giorno.
20 Poi Iddio disse: Producano le acque copiosamente rettili, che sieno animali viventi; e volino gli uccelli sopra la terra, e per la distesa del cielo.
21 Iddio adunque creò le grandi balene, ed ogni animal vivente che va serpendo; i quali animali le acque produssero copiosamente, secondo le loro specie; ed ogni sorta di uccelli che hanno ale, secondo le loro specie. E Iddio vide che ciò era buono.
22 E Iddio li benedisse, dicendo: Figliate, moltiplicate, ed empiete le acque ne’ mari; moltiplichino parimente gli uccelli sulla terra.
23 Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il quinto giorno.
24 Poi Iddio disse: Produca la terra animali viventi, secondo le loro specie; bestie domestiche, rettili e fiere della terra, secondo le loro specie. E così fu.
25 Iddio adunque fece le fiere della terra, secondo le loro specie; e gli animali domestici, secondo le loro specie; ed ogni sorta di rettili della terra, secondo le loro specie. E Iddio vide che ciò era buono.
26 Poi Iddio disse: Facciamo l’uomo alla nostra immagine, secondo la nostra somiglianza; ed abbia la signoria sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra le bestie, e sopra tutta la terra, e sopra ogni rettile che serpe sopra la terra.
27 Iddio adunque creò l’uomo alla sua immagine; egli lo creò all’immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina.
28 E Iddio li benedisse, e disse loro: Fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, e rendetevela soggetta, e signoreggiate sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra ogni bestia che cammina sopra la terra.
29 Oltre a ciò, Iddio disse: Ecco, io vi do tutte l’erbe che producono seme, che son sopra tutta la terra; e tutti gli alberi fruttiferi che fanno seme. Queste cose vi saranno per cibo.
30 Ma a tutte le bestie della terra, ed a tutti gli uccelli del cielo, ed a tutti gli animali che serpono sopra la terra, ne’ quali è anima vivente, io do ogni erba verde per mangiarla. E così fu.
31 E Iddio vide tutto quello ch’egli avea fatto; ed ecco, era molto buono. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il sesto giorno.
Bible verses about "walking upright" | Italian
Genesis 1:1-31
Proverbs 28:6
6 Meglio vale il povero che cammina nella sua integrità, Che il perverso che cammina per due vie, benchè egli sia ricco.
Matthew 18:1-35
1 IN quell’ora i discepoli vennero a Gesù dicendo: Deh! chi è il maggiore nel regno de’ cieli?
2 E Gesù, chiamato a sè un piccol fanciullo, lo pose nel mezzo di loro, e disse:
3 Io vi dico in verità, che se non siete mutati, e non divenite come i piccoli fanciulli, voi non entrerete punto nel regno de’ cieli.
4 Ogni uomo adunque, che si sarà abbassato, come questo piccol fanciullo, è il maggiore nel regno de’ cieli.
5 E chiunque riceve un tal piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me.
6 Ma chi avrà scandalezzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appiccata una macina da asino al collo, e che fosse sommerso nel fondo del mare.
7 Guai al mondo per gli scandali! perciocchè, bene è necessario che scandali avvengano; ma nondimeno, guai a quell’uomo per cui lo scandalo avviene!
8 Ora, se la tua mano, o il tuo piè, ti fa intoppare, mozzali, e gettali via da te; meglio è per te d’entrar nella vita zoppo, o monco, che, avendo due mani, e due piedi, esser gettato nel fuoco eterno.
9 Parimente, se l’occhio tuo ti fa intoppare, cavalo, e gettalo via da te; meglio è per te d’entrar nella vita, avendo un occhio solo, che, avendone due, esser gettato nella geenna del fuoco.
10 Guardate che non isprezziate alcuno di questi piccoli; perciocchè io vi dico che gli angeli loro vedono del continuo ne’ cieli la faccia del Padre mio, che è ne’ cieli.
11 Poichè il Figliuol dell’uomo è venuto per salvar ciò che era perito.
12 Che vi par egli? Se un uomo ha cento pecore, ed una di esse si smarrisce, non lascerà egli le novantanove, e non andrà egli su per i monti cercando la smarrita?
13 E se pure avviene ch’egli la trovi, io vi dico in verità, che egli più si rallegra di quella, che delle novantanove, che non si erano smarrite.
14 Così, la volontà del Padre vostro ch’è ne’ cieli è, che neppur uno di questi piccoli perisca.
15 ORA, se il tuo fratello ha peccato contro a te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se egli ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello.
16 Ma, se non ti ascolta, prendi teco ancora uno o due, acciocchè ogni parola sia confermata per la bocca di due, o di tre testimoni.
17 E s’egli disdegna di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se disdegna eziandio di ascoltar la chiesa, siati come il pagano, o il pubblicano.
18 Io vi dico in verità, che tutte le cose che voi avrete legate sopra la terra saranno legate nel cielo, e tutte le cose che avrete sciolte sopra la terra saranno sciolte nel cielo.
19 Oltre a ciò, io vi dico, che, se due di voi consentono sopra la terra, intorno a qualunque cosa chiederanno, quella sarà lor fatta dal Padre mio, che è ne’ cieli.
20 Perciocchè, dovunque due, o tre, son raunati nel nome mio, quivi son io nel mezzo di loro.
21 Allora Pietro, accostatoglisi, disse: Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro a me, gli perdonerò io? fino a sette volte?
22 Gesù gli disse: Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23 Perciò, il regno de’ cieli è assomigliato ad un re, il qual volle far ragione co’ suoi servitori.
24 Ed avendo cominciato a far ragione, gli fu presentato uno, ch’era debitore di diecimila talenti.
25 E non avendo egli da pagare, il suo signore comandò ch’egli, e la sua moglie, e i suoi figliuoli, e tutto quanto avea, fosse venduto, e che il debito fosse pagato.
26 Laonde il servitore, gettatosi a terra, si prostese davanti a lui, dicendo: Signore, abbi pazienza inverso me, ed io ti pagherò tutto.
27 E il signor di quel servitore, mosso da compassione, lo lasciò andare, e gli rimise il debito.
28 Ma quel servitore, uscito fuori, trovò uno de’ suoi conservi, il qual gli dovea cento denari: ed egli lo prese, e lo strangolava, dicendo: Pagami ciò che tu mi devi.
29 Laonde il suo conservo, gettatoglisi a’ piedi, lo pregava, dicendo: Abbi pazienza inverso me, ed io ti pagherò tutto.
30 Ma egli non volle, anzi andò, e lo cacciò in prigione, finchè avesse pagato il debito.
31 Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente contristati, e vennero al lor signore, e gli dichiararono tutto il fatto.
32 Allora il suo signore lo chiamò a sè, e gli disse: Malvagio servitore, io ti rimisi tutto quel debito, perciocchè tu me ne pregasti.
33 Non ti si conveniva egli altresì aver pietà del tuo conservo, siccome io ancora avea avuta pietà di te?
34 E il suo signore, adiratosi, lo diede in man de’ sergenti, da martoriarlo, infino a tanto ch’egli avesse pagato tutto ciò che gli era dovuto.
35 Così ancora vi farà il vostro Padre celeste, se voi non rimettete di cuore ognuno al suo fratello i suoi falli.
Romans 10:10
10 Poichè col cuore si crede a giustizia, e con la bocca si fa confessione a salute.
Ephesians 5:15-16
Proverbs 2:7
7 Egli riserba la ragione a’ diritti; Egli è lo scudo di quelli che camminano in integrità;
1 Corinthians 11:1-34
1 Siate miei imitatori, siccome io ancora lo son di Cristo.
2 OR io vi lodo, fratelli, di ciò che vi ricordate di me in ogni cosa; e che ritenete gli ordinamenti, secondo che io ve li ho dati.
3 Ma io voglio che sappiate, che il capo d’ogni uomo è Cristo, e che il capo della donna è l’uomo, e che il capo di Cristo è Iddio.
4 Ogni uomo, orando, o profetizzando, col capo coperto, fa vergogna al suo capo.
5 Ma ogni donna, orando, o profetizzando, col capo scoperto, fa vergogna al suo capo; perciocchè egli è una medesima cosa che se fosse rasa.
6 Imperocchè, se la donna non si vela, si tagli anche i capelli! Ora se è cosa disonesta per la donna il tagliarsi i capelli, o il radersi il capo, si veli.
7 Poichè, quant’è all’uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo l’immagine, e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo.
8 Perciocchè l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo.
9 Imperocchè ancora l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.
10 Perciò, la donna deve, per cagion degli angeli, aver sul capo un segno della podestà da cui dipende.
11 Nondimeno, nè l’uomo è senza la donna, nè la donna senza l’uomo, nel Signore.
12 Perciocchè, siccome la donna è dall’uomo, così ancora l’uomo è per la donna; ed ogni cosa è da Dio.
13 Giudicate fra voi stessi: è egli convenevole che la donna faccia orazione a Dio, senza esser velata?
14 La natura stessa non v’insegna ella ch’egli è disonore all’uomo se egli porta chioma?
15 Ma, se la donna porta chioma, che ciò le è onore? poichè la chioma le è data per velo.
16 Ora, se alcuno vuol parer contenzioso, noi, nè le chiese di Dio, non abbiamo una tale usanza.
17 OR io non vi lodo in questo, ch’io vi dichiaro, cioè, che voi vi raunate non in meglio, ma in peggio.
18 Perciocchè prima, intendo che quando vi raunate nella chiesa, vi son fra voi delle divisioni; e ne credo qualche parte.
19 Poichè bisogna che vi sieno eziandio delle sette fra voi, acciocchè coloro che sono accettevoli, sien manifestati fra voi.
20 Quando adunque voi vi raunate insieme, ciò che fate non è mangiar la Cena del Signore.
21 Perciocchè, nel mangiare, ciascuno prende innanzi la sua propria cena; e l’uno ha fame, e l’altro è ebbro.
22 Perciocchè, non avete voi delle case per mangiare, e per bere? ovvero, sprezzate voi la chiesa di Dio, e fate vergogna a quelli che non hanno? che dirovvi? loderovvi in ciò? io non vi lodo.
23 Poichè io ho dal Signore ricevuto ciò che ancora ho dato a voi, cioè: che il Signore Gesù, nella notte ch’egli fu tradito, prese del pane;
24 e dopo aver rese grazie, lo ruppe, e disse: Pigliate, mangiate; quest’è il mio corpo, il qual per voi è rotto; fate questo in rammemorazione di me.
25 Parimente ancora prese il calice, dopo aver cenato, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel sangue mio; fate questo, ogni volta che voi ne berrete, in rammemorazione di me.
26 Perciocchè, ogni volta che voi avrete mangiato di questo pane, o bevuto di questo calice, voi annunzierete la morte del Signore, finchè egli venga.
27 Perciò, chiunque avrà mangiato questo pane, o bevuto il calice del Signore, indegnamente, sarà colpevole del corpo, e del sangue del Signore.
28 Or provi l’uomo sè stesso, e così mangi di questo pane, e beva di questo calice.
29 Poichè chi ne mangia, e beve indegnamente, mangia e beve giudicio a sè stesso, non discernendo il corpo del Signore.
30 Perciò fra voi vi son molti infermi, e malati; e molti dormono.
31 Perciocchè, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati.
32 Ora, essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocchè non siamo condannati col mondo.
33 Per tanto, fratelli miei, raunandovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.
34 E se alcuno ha fame, mangi in casa; acciocchè non vi rauniate in giudicio. Or quant’è alle altre cose, io ne disporrò, quando sarà venuto.
1 Corinthians 14:1-40
1 PROCACCIATE la carità, ed appetite, come a gara, i doni spirituali; ma principalmente che voi profetizziate.
2 Perciocchè, chi parla in linguaggio strano non parla agli uomini, ma a Dio; poichè niuno l’intende, ma egli ragiona misteri in ispirito.
3 Ma chi profetizza ragiona agli uomini, in edificazione, ed esortazione, e consolazione.
4 Chi parla in linguaggio strano edifica sè stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.
5 Or io voglio bene che voi tutti parliate linguaggi; ma molto più che profetizziate; perciocchè maggiore è chi profetizza che chi parla linguaggi, se non ch’egli interpreti, acciocchè la chiesa ne riceva edificazione.
6 Ed ora, fratelli, se io venissi a voi parlando in linguaggi strani, che vi gioverei, se non che io vi parlassi o in rivelazione, o in scienza, o in profezia, o in dottrina?
7 Le cose inanimate stesse che rendono suono, o flauto, o cetera, se non dànno distinzione a’ suoni, come si riconoscerà ciò che è sonato in sul flauto, o in su la cetera?
8 Perciocchè, se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si apparecchierà alla battaglia?
9 Così ancor voi, se per lo linguaggio non proferite un parlare intelligibile, come s’intenderà ciò che sarà detto? perciocchè voi sarete come se parlaste in aria.
10 Vi sono, per esempio, cotante maniere di favelle nel mondo, e niuna nazione fra gli uomini è mutola.
11 Se dunque io non intendo ciò che vuol dir la favella, io sarò barbaro a chi parla, e chi parla sarà barbaro a me.
12 Così ancor voi, poichè siete desiderosi de’ doni spirituali, cercate d’abbondarne, per l’edificazion della chiesa.
13 Perciò, chi parla linguaggio strano, preghi di potere interpretare.
14 Perciocchè, se io fo orazione in linguaggio strano, ben fa lo spirito mio orazione, ma la mia mente è infruttuosa.
15 Che si deve adunque fare? io farò orazione con lo spirito, ma la farò ancora con la mente; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò ancora con la mente.
16 Poichè, se tu benedici con lo spirito, come dirà colui che occupa il luogo dell’idiota Amen al tuo ringraziamento, poichè egli non intende ciò che tu dici?
17 Perciocchè tu rendi ben grazie, ma altri non è edificato.
18 Io ringrazio l’Iddio mio, che io ho più di questo dono di parlar diverse lingue che tutti voi.
19 Ma nella chiesa io amo meglio dir cinque parole per la mia mente, acciocchè io ammaestri ancora gli altri, che diecimila in lingua strana.
20 Fratelli, non siate fanciulli di senno; ma siate bambini in malizia, e uomini compiuti in senno.
21 Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per genti di lingua strana, e per labbra straniere; e non pur così mi ascolteranno, dice il Signore.
22 Per tanto, i linguaggi son per segno, non a’ credenti, anzi agli infedeli; ma la profezia non è per gl’infedeli, anzi per li credenti.
23 Se dunque, quando tutta la chiesa è raunata insieme, tutti parlano linguaggi strani, ed entrano degl’idioti, o degl’infedeli, non diranno essi che voi siete fuori del senno?
24 Ma, se tutti profetizzano, ed entra alcun infedele, o idiota, egli è convinto da tutti, è giudicato da tutti.
25 E così i segreti del suo cuore son palesati; e così, gettandosi in terra sopra la sua faccia, egli adorerà Iddio, pubblicando che veramente Iddio è fra voi.
26 CHE convien dunque fare, fratelli? Quando voi vi raunate, avendo ciascun di voi, chi salmo, chi dottrina, chi linguaggio, chi rivelazione, chi interpretazione, facciasi ogni cosa ad edificazione.
27 Se alcuno parla linguaggio strano, facciasi questo da due, o da tre al più; e l’un dopo l’altro; ed uno interpreti.
28 Ma, se non vi è alcuno che interpreti, tacciasi nella chiesa colui che parla linguaggi strani; e parli a sè stesso, e a Dio.
29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino.
30 E se ad un altro che siede è rivelata alcuna cosa, tacciasi il precedente.
31 Poichè tutti ad uno ad uno potete profetizzare; acciocchè tutti imparino, e tutti sieno consolati.
32 E gli spiriti de’ profeti son sottoposti a’ profeti.
33 Perciocchè Iddio non è Dio di confusione, ma di pace; e così si fa in tutte le chiese de’ santi.
34 Tacciansi le vostre donne nelle raunanze della chiesa, perciocchè non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come ancora la legge dice.
35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor propri mariti in casa; perciocchè è cosa disonesta alle donne di parlare in chiesa.
36 La parola di Dio è ella proceduta da voi? ovvero è ella pervenuta a voi soli?
37 Se alcuno si stima esser profeta, o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.
38 E se alcuno è ignorante, sialo.
39 Così dunque, fratelli miei, appetite, come a gara, il profetizzare, e non divietate il parlar linguaggi.
40 Facciasi ogni cosa onestamente, e per ordine.
1 John 1:7
7 Ma, se camminiamo nella luce, siccome egli è nella luce, abbiamo comunione egli e noi insieme; e il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purga di ogni peccato.
Job 1:1-22
1 V’ERA nel paese di Us, un uomo, il cui nome era Giobbe; e quell’uomo era intiero e diritto, e temeva Iddio, e si ritraeva dal male.
2 E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole.
3 E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell’uomo era il più grande di tutti gli orientali.
4 Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti in casa di ciascun di loro, al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro.
5 E quando aveano compiuta la volta de’ giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, ed offeriva olocausti, secondo il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe.
6 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore; e Satana venne anch’egli per mezzo loro.
7 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.
8 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto, e che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso?
9 E Satana rispose al Signore, e disse: Giobbe teme egli Iddio indarno?
10 Non hai tu intorniato, come di un riparo, lui, e la casa sua, ed ogni cosa sua? Tu hai benedetta l’opera delle sue mani, e il suo bestiame è sommamente moltiplicato nella terra.
11 Ma stendi pur ora la tua mano, e tocca tutte le cose sue, e vedrai se non ti maledice in faccia.
12 E il Signore disse a Satana: Ecco, tutto quello ch’egli ha è in mano tua; sol non metter la mano sopra lui. E Satana si partì dal cospetto del Signore.
13 Ed avvenne un dì, mentre i figliuoli e le figliuole di Giobbe mangiavano, e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore,
14 che un messo venne a Giobbe, e gli disse: I buoi aravano, e le asine pasturavano allato ad essi;
15 ed i Sabei sono scorsi, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
16 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e si è appreso al minuto bestiame, ed a’ servitori, e li ha consumati; ed io tutto solvo sono scampato per rapportartelo.
17 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: De’ Caldei, in tre schiere, sono scorsi sopra i cammelli, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
18 Mentre costui parlava, ne venne un altro, che disse: I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore;
19 ed ecco, un gran vento è venuto di là dal deserto, il quale ha dato ne’ quattro canti della casa, ed ella è caduta sopra i giovani, onde son morti; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
20 Allora Giobbe si levò, e stracciò il suo mantello, e si tondè il capo, e si gittò a terra, e adorò.
21 E disse: Io sono uscito ignudo del seno di mia madre, ignudo altresì ritornerò là. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore.
22 In tutto ciò Giobbe non peccò, e non attribuì a Dio nulla di mal fatto.
Psalms 119:1-176
1 BEATI coloro che sono intieri di via, Che camminano nella Legge del Signore.
2 Beati coloro che guardano le sue testimonianze, Che lo cercano con tutto il cuore;
3 I quali eziandio non operano iniquità; Anzi camminano nelle sue vie.
4 Tu hai ordinato che i tuoi comandamenti Sieno strettamente osservati.
5 Oh! sieno pure addirizzate le mie vie, Per osservare i tuoi statuti.
6 Allora io non sarò svergognato, Quando io riguarderò a tutti i tuoi comandamenti.
7 Io ti celebrerò con dirittura di cuore, Quando io avrò imparate le leggi della tua giustizia.
8 Io osserverò i tuoi statuti; Non abbandonarmi del tutto.
9 Come renderà il fanciullo la sua via pura? Prendendo guardia ad essa secondo la tua parola.
10 Io ti ho cercato con tutto il mio cuore; Non lasciarmi deviar da’ tuoi comandamenti.
11 Io ho riposta la tua parola nel mio cuore; Acciocchè io non pecchi contro a te.
12 Tu sei benedetto, o Signore; Insegnami i tuoi statuti.
13 Io ho colle mie labbra raccontate Tutte le leggi della tua bocca.
14 Io gioisco nella via delle tue testimonianze, Come per tutte le ricchezze del mondo.
15 Io ragiono de’ tuoi comandamenti, E riguardo a’ tuoi sentieri.
16 Io mi diletto ne’ tuoi statuti; Io non dimenticherò le tue parole.
17 Fa’ del bene al tuo servitore, Ed io viverò, ed osserverò la tua parola.
18 Apri gli occhi miei, ed io riguarderò Le maraviglie della tua Legge.
19 Io son forestiere in terra; Non nascondermi i tuoi comandamenti.
20 L’anima mia si stritola di affezione Alle tue leggi in ogni tempo.
21 Tu sgridi i superbi maledetti Che deviano da’ tuoi comandamenti.
22 Togli d’addosso a me il vituperio e lo sprezzo; Perciocchè io ho guardate le tue testimonianze.
23 Eziandio, mentre i principi sedevano, e ragionavano contro a me, Il tuo servitore ha meditato ne’ tuoi statuti.
24 Ed anche le tue testimonianze sono i miei diletti Ed i miei consiglieri.
25 L’anima mia è attaccata alla polvere; Vivificami secondo la tua parola.
26 Io ti ho narrate le mie vie, e tu mi hai risposto; Insegnami i tuoi statuti.
27 Fammi intender la via de’ tuoi comandamenti, Ed io ragionerò delle tue maraviglie.
28 L’anima mia stilla di cordoglio; Sollevami secondo le tue parole.
29 Rimuovi da me la via della menzogna; E fammi dono della tua Legge.
30 Io ho scelta la via della verità; Io mi son proposte le tue leggi.
31 Io mi son tenuto alle tue testimonianze; Signore, non lasciar che io sia confuso.
32 Correrò nella via de’ tuoi comandamenti, Quando tu mi avrai allargato il cuore.
33 Insegnami, Signore, la via de’ tuoi statuti; Ed io la guarderò infino al fine.
34 Dammi intelletto, ed io guarderò la tua Legge; E l’osserverò con tutto il cuore.
35 Conducimi per lo sentiero de’ tuoi comandamenti; Perciocchè io mi diletto in esso.
36 Inchina il mio cuore alle tue testimonianze, E non a cupidigia.
37 Storna gli occhi miei, che non riguardino a vanità; Vivificami nelle tue vie.
38 Attieni la tua parola al tuo servitore, Il quale è tutto intento al tuo timore.
39 Rimuovi da me il mio vituperio, del quale io temo; Perciocchè le tue leggi son buone.
40 Ecco, io desidero affettuosamente i tuoi comandamenti; Vivificami nella tua giustizia.
41 Ed avvenganmi le tue benignità, o Signore; E la tua salute, secondo la tua parola.
42 Ed io risponderò a colui che mi fa vituperio; Perciocchè io mi confido nella tua parola.
43 E non ritrarmi del tutto dalla bocca la parola della verità; Perciocchè io spero nelle tue leggi.
44 Ed io osserverò la tua Legge del continuo, In sempiterno.
45 E camminerò al largo; Perciocchè io ho ricercati i tuoi comandamenti.
46 E parlerò delle tue testimonianze davanti ai re, E non sarò svergognato.
47 E mi diletterò ne’ tuoi comandamenti, I quali io amo.
48 Ed alzerò le palme delle mie mani a’ tuoi comandamenti, i quali io amo; E mediterò ne’ tuoi statuti.
49 Ricordati della parola detta al tuo servitore, Sopra la quale tu mi hai fatto sperare.
50 Questa è la mia consolazione nella mia afflizione, Che la tua parola mi ha vivificato.
51 I superbi mi hanno grandemente schernito; Ma io non mi sono stornato dalla tua Legge.
52 Signore, io mi son ricordato de’ tuoi giudicii ab antico; E mi son consolato.
53 Tremito mi occupa, per gli empi Che abbandonano la tua Legge.
54 I tuoi statuti sono stati i miei cantici Nella dimora de’ miei pellegrinaggi.
55 O Signore, di notte io mi son ricordato del tuo Nome, Ed ho osservata la tua Legge.
56 Questo mi è avvenuto, Perciocchè io ho guardati i tuoi comandamenti.
57 Il Signore è la mia parte; Io ho detto di osservare le tue parole.
58 Io ti ho supplicato con tutto il cuore; Abbi pietà di me, secondo la tua parola.
59 Io ho fatta ragione delle mie vie; Ed ho rivolti i miei piedi alle tue testimonianze.
60 Io mi sono affrettato, e non mi sono indugiato D’osservare i tuoi comandamenti.
61 Schiere d’empi mi hanno predato; Ma però non ho dimenticata la tua Legge.
62 Io mi levo a mezzanotte, per celebrarti, Per le leggi della tua giustizia.
63 Io son compagno di tutti quelli che ti temono, Ed osservano i tuoi comandamenti.
64 Signore, la terra è piena della tua benignità; Insegnami i tuoi statuti.
65 Signore, tu hai usata beneficenza inverso il tuo servitore, Secondo la tua parola.
66 Insegnami buon senno ed intendimento; Perciocchè io credo a’ tuoi comandamenti.
67 Avanti che io fossi afflitto, io andava errando; Ma ora osservo la tua parola.
68 Tu sei buono e benefattore; Insegnami i tuoi statuti.
69 I superbi hanno acconciate delle bugie contro a me; Ma io con tutto il cuore guarderò i tuoi comandamenti.
70 Il cuor loro è condenso come grasso; Ma io mi diletto nella tua Legge.
71 Egli è stato buono per me, che io sono stato afflitto; Acciocchè io impari i tuoi statuti.
72 La Legge della tua bocca mi è migliore Che le migliaia d’oro e d’argento.
73 Le tue mani mi hanno fatto e formato; Dammi intelletto, ed io imparerò i tuoi comandamenti.
74 Quelli che ti temono mi vedranno, e si rallegreranno; Perciocchè io ho sperato nella tua parola.
75 O Signore, io so che i tuoi giudicii non sono altro che giustizia; E che ciò che mi hai afflitto è stato fedeltà.
76 Deh! sia la tua benignità per consolarmi, Secondo la tua parola, detta al tuo servitore.
77 Avvenganmi le tue misericordie, acciocchè io viva; Perciocchè la tua Legge è ogni mio diletto.
78 Sien confusi i superbi, perciocchè a torto mi sovvertono; Ma io medito ne’ tuoi comandamenti.
79 Rivolgansi a me quelli che ti temono. E quelli che conoscono le tue testimonianze.
80 Sia il mio cuore intiero ne’ tuoi statuti; Acciocchè io non sia confuso.
81 L’anima mia vien meno dietro alla tua salute; Io spero nella tua parola.
82 Gli occhi miei vengono meno dietro alla tua parola, Dicendo: Quando mi consolerai tu?
83 Perciocchè io son divenuto come un otro al fumo; E pur non ho dimenticati i tuoi statuti.
84 Quanti hanno da essere i giorni del tuo servitore? Quando farai giudicio sopra quelli che mi perseguitano?
85 I superbi mi hanno cavate delle fosse; Il che non è secondo la tua Legge.
86 Tutti i tuoi comandamenti son verità; Essi mi perseguitano a torto; soccorrimi.
87 Mi hanno pressochè distrutto ed atterrato; Ma io non ho abbandonati i tuoi comandamenti.
88 Vivificami secondo la tua benignità, Ed io osserverò la testimonianza della tua bocca.
89 O Signore, la tua parola è in eterno; Ella è stabile ne’ cieli.
90 La tua verità è per ogni età; Tu hai stabilita la terra, ed ella sta ferma.
91 Il cielo e la terra stanno anche oggi fermi, per li tuoi ordini, Perciocchè ogni cosa è al tuo servigio.
92 Se la tua Legge non fosse stata ogni mio diletto, Io già sarei perito nella mia afflizione.
93 Giammai non dimenticherò i tuoi comandamenti; Perciocchè per essi tu mi hai vivificato.
94 Io son tuo, salvami; Perciocchè io ho ricercati i tuoi comandamenti.
95 Gli empi mi hanno atteso, per farmi perire; Ma io ho considerate le tue testimonianze.
96 Io ho veduto che tutte le cose le più perfette hanno fine; Ma il tuo comandamento è d’una grandissima distesa.
97 Oh! quanto amo la tua Legge! Ella è la mia meditazione di tutti i giorni.
98 Per li tuoi comandamenti tu mi rendi più savio che i miei nemici; Perciocchè quelli in perpetuo sono miei.
99 Io son più intendente che tutti i miei dottori; Perciocchè le tue testimonianze son la mia meditazione.
100 Io son più avveduto che i vecchi; Perciocchè io ho guardati i tuoi comandamenti.
101 Io ho rattenuti i miei piedi da ogni sentiero malvagio; Acciocchè io osservi la tua parola.
102 Io non mi sono stornato dalle tue leggi; Perciocchè tu mi hai ammaestrato.
103 Oh! quanto son dolci le tue parole al mio palato! Son più dolci che miele alla mia bocca.
104 Io son divenuto avveduto per li tuoi comandamenti; Perciò, odio ogni sentiero di falsità.
105 La tua parola è una lampana al mio piè, Ed un lume al mio sentiero.
106 Io ho giurato, e l’atterrò, Di osservare le leggi della tua giustizia.
107 Io son sommamente afflitto; O Signore, vivificami secondo la tua parola.
108 Deh! Signore, gradisci le offerte volontarie della mia bocca, Ed insegnami le tue leggi.
109 Io ho l’anima mia del continuo in palma di mano; E pur non ho dimenticata la tua Legge.
110 Gli empi mi hanno tesi de’ lacci; E pur non mi sono sviato da’ tuoi comandamenti.
111 Le tue testimonianze son la mia eredità in perpetuo; Perciocchè esse son la letizia del mio cuore.
112 Io ho inchinato il mio cuore a mettere in opera i tuoi statuti, In perpetuo, infino al fine.
113 Io odio i discorsi; Ma amo la tua Legge.
114 Tu sei il mio nascondimento, ed il mio scudo; Io spero nella tua parola.
115 Ritraetevi da me, maligni; Ed io guarderò i comandamenti del mio Dio.
116 Sostienmi, secondo la tua parola, ed io viverò; E non rendermi confuso della mia speranza.
117 Confortami, ed io sarò salvato; E riguarderò del continuo a’ tuoi statuti.
118 Tu calpesti tutti quelli che si sviano da’ tuoi statuti; Perciocchè la lor frode è una cosa falsa.
119 Tu riduci al niente tutti gli empi della terra, come schiume; Perciò io amo le tue testimonianze.
120 La mia carne si raccapriccia tutta per lo spavento di te; Ed io temo de’ tuoi giudicii.
121 Io ho fatto ciò che è diritto e giusto; Non abbandonarmi a quelli che mi oppressano.
122 Da’ sicurtà per lo tuo servitore in bene, E non lasciar che i superbi mi oppressino.
123 Gli occhi miei vengono meno dietro alla tua salute, Ed alla parola della tua giustizia.
124 Opera inverso il tuo servitore secondo la tua benignità, Ed insegnami i tuoi statuti.
125 Io son tuo servitore; dammi intelletto; Acciocchè io possa conoscere le tue testimonianze.
126 Egli è tempo che il Signore operi; Essi hanno annullata la tua Legge.
127 Perciò io amo i tuoi comandamenti più che oro; Anzi più che oro finissimo.
128 Perciò approvo, come diritti, tutti i tuoi comandamenti intorno ad ogni cosa; Ed odio ogni sentiero di menzogna.
129 Le tue testimonianze son cose maravigliose; Perciò l’anima mia le ha guardate.
130 La dichiarazione delle tue parole allumina, E dà intelletto a’ semplici.
131 Io ho aperta la bocca, ed ho ansato; Perciocchè io ho bramati i tuoi comandamenti.
132 Riguarda a me, ed abbi pietà di me, Secondo ch’è ragionevole di fare inverso quelli che amano il tuo Nome.
133 Ferma i miei passi nella tua parola; E non lasciare che alcuna iniquità signoreggi sopra me.
134 Riscuotimi dall’oppressione degli uomini; Ed io osserverò i tuoi comandamenti.
135 Fa’ rilucere il tuo volto sopra il tuo servitore;
136 Ed insegnami i tuoi statuti. Ruscelli d’acque mi scendono giù dagli occhi; Perciocchè la tua Legge non è osservata.
137 O Signore, tu sei giusto, E i tuoi giudicii son diritti.
138 Tu hai strettamente comandata la giustizia, E la verità delle tue testimonianze.
139 Il mio zelo mi consuma; Perciocchè i miei nemici hanno dimenticate le tue parole.
140 La tua parola è sommamente purgata; E però il tuo servitore l’ama.
141 Io son piccolo e sprezzato; Ma però non ho dimenticati i tuoi comandamenti.
142 La tua giustizia è una giustizia eterna, E la tua Legge è verità.
143 Tribolazione e distretta mi hanno colto; Ma i tuoi comandamenti sono i miei diletti.
144 Le tue testimonianze sono una giustizia eterna; Dammi intelletto, ed io viverò.
145 Io ho gridato con tutto il cuore; rispondimi, Signore; Ed io guarderò i tuoi statuti.
146 Io ti ho invocato; salvami, Ed io osserverò le tue testimonianze.
147 Io mi son fatto avanti all’alba, ed ho gridato; Io ho sperato nella tua parola.
148 Gli occhi miei prevengono le vigilie della notte. Per meditar nella tua parola.
149 Ascolta la mia voce, secondo la tua benignità; O Signore, vivificami, secondo che tu hai ordinato.
150 Quelli che vanno dietro a scelleratezza, E si sono allontanati dalla tua Legge, si sono accostati a me.
151 O Signore, tu sei vicino; E tutti i tuoi comandamenti son verità.
152 Gran tempo è che io so questo delle tue testimonianze, Che tu le hai stabilite in eterno.
153 Riguarda alla mia afflizione, e trammene fuori; Perciocchè io non ho dimenticata la tua Legge.
154 Dibatti la mia lite, e riscuotimi; Vivificami, secondo la tua parola.
155 La salute è lungi dagli empi; Perciocchè non ricercano i tuoi statuti.
156 Le tue misericordie son grandi, Signore; Vivificami secondo ciò che hai ordinato.
157 I miei persecutori ed i miei nemici son molti; Ma io non mi sono deviato dalle tue testimonianze.
158 Io ho veduti i disleali, e ne ho sentita gran noia; Perciocchè non osservano la tua parola.
159 Vedi quanto amo i tuoi comandamenti! Signore, vivificami, secondo la tua benignità.
160 La somma della tua parola è verità; E tutte le leggi della tua giustizia sono in eterno.
161 I principi m’hanno perseguitato senza cagione; Ma il mio cuore ha spavento della tua parola.
162 Io mi rallegro per la tua parola, Come una persona che avesse trovate grandi spoglie.
163 Io odio ed abbomino la menzogna; Ma io amo la tua Legge.
164 Io ti lodo sette volte il dì, Per li giudicii della tua giustizia.
165 Quelli che amano la tua Legge godono di molta pace; E non vi è alcuno intoppo per loro.
166 Signore, io ho sperato nella tua salute; Ed ho messi in opera i tuoi comandamenti.
167 L’anima mia ha osservate le tue testimonianze; Ed io le ho grandemente amate.
168 Io ho osservati i tuoi comandamenti, e le tue testimonianze; Perciocchè tutte le mie vie sono nel tuo cospetto.
169 Pervenga il mio grido al tuo cospetto, o Signore; Dammi intelletto, secondo la tua parola.
170 Venga la mia supplicazione in tua presenza; Riscuotimi, secondo la tua parola.
171 Le mie labbra sgorgheranno lode, Quando tu mi avrai insegnati i tuoi statuti.
172 La mia lingua ragionerà della tua parola; Perciocchè tutti i tuoi comandamenti son giustizia.
173 Siami in aiuto la tua mano; Perciocchè io ho eletti i tuoi comandamenti.
174 Signore, io ho desiderata la tua salute; E la tua Legge è ogni mio diletto.
175 Viva l’anima mia, ed ella ti loderà; E soccorranmi i tuoi ordinamenti.
176 Io vo errando, come una pecora smarrita; cerca il tuo servitore; Perciocchè io non ho dimenticati i tuoi comandamenti.
1 Kings 3:6
6 E Salomone disse: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, tuo servitore, siccome egli è camminato davanti a te in lealtà, ed in giustizia, e in dirittura di cuore verso te; e tu gli hai ancora riserbata questa gran benignità, che tu gli hai dato un figliuolo che siede sopra il suo trono, come oggi appare.
Job 33:3
3 Le mie parole saranno secondo la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura.
Isaiah 33:15
15 Colui che cammina in ogni giustizia, e parla cose diritte; che disdegna il guadagno di storsioni; che scuote le sue mani, per non prender presenti; che tura gli orecchi, per non udire omicidii; e chiude gli occhi, per non vedere il male;
2 Timothy 2:15
15 Studiati di presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli dirittamente la parola della verità.
Isaiah 57:2
2 Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti.
2 Timothy 3:1-17
1 OR sappi questo, che negli ultimi giorni sopraggiungeranno tempi difficili.
2 Perciocchè gli uomini saranno amatori di loro stessi, avari, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti a padri e madri, ingrati, scellerati;
3 senza affezion naturale, mancatori di fede, calunniatori, incontinenti, spietati, senza amore inverso i buoni;
4 traditori, temerari, gonfi, amatori della voluttà anzi che di Dio;
5 avendo apparenza di pietà, ma avendo rinnegata la forza d’essa; anche tali schiva.
6 Perciocchè del numero di costoro son quelli che sottentrano nelle case, e cattivano donnicciuole cariche di peccati, agitate da varie cupidità;
7 le quali sempre imparano, giammai non possono pervenire alla conoscenza della verità.
8 Ora, come Ianne e Iambre contrastarono a Mosè, così ancora costoro contrastano alla verità; uomini corrotti della mente, riprovati intorno alla fede.
9 Ma non procederanno più oltre; perciocchè la loro stoltizia sarà manifesta a tutti, siccome ancora fu quella di coloro.
10 ORA, quant’è a te, tu hai ben compresa la mia dottrina, il mio procedere, le mie intenzioni, la mia fede, la mia pazienza, la mia carità, la mia sofferenza;
11 le mie persecuzioni, le mie afflizioni, quali mi sono avvenute in Antiochia, in Iconio, in Listri; tu sai quali persecuzioni io ho sostenute; e pure il Signore mi ha liberato, da tutte.
12 Ora, tutti quelli ancora, che voglion vivere piamente in Cristo Gesù, saranno perseguitati.
13 Ma gli uomini malvagi ed ingannatori, procederanno in peggio, seducendo, ed essendo sedotti.
14 Ma tu, persevera nelle cose che hai imparate, e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi tu le hai imparate;
15 e che da fanciullo tu hai conoscenza delle sacre lettere, le quali ti possono render savio a salute, per la fede che è in Cristo Gesù.
16 Tutta la scrittura è divinamente inspirata, ed utile ad insegnare, ad arguire, a correggere, ad ammaestrare in giustizia;
17 acciocchè l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni buona opera.
Psalms 15:2
2 Colui che cammina in integrità, e fa ciò che è giusto, E parla il vero di cuore;
Psalms 84:11
11 Perciocchè il Signore Iddio è sole e scudo; Il Signore darà grazia e gloria; Egli non divieterà il bene a quelli che camminano in integrità.